La lana della garfagnina bianca

Perchè non utilizzarla?

Spesso lo smaltimento della lana dopo la tosatura è un vero problema economico per il pastore. La lana ricavata dalla pecora Garfagnina Bianca ha una colorazione color crema e, pur proveniente da animali non specializzati nella produzione del vello, si distingue per una discreta filabilità e facilità di lavorazione. La tosatura degli animali avviene in primavera, per ottenere fibre più lunghe e di maggior pregio. La cardatura e filatura avvengono secondo metodi tradizionali nell’ultima filanda artigianale ancora in attività. Per la colorazione sono utilizzati colori di origine naturale come la castagna, la reseda, la cocciniglia. Il filato così ottenuto si presta ottimamente ai sistemi di tessitura tradizionale, un tempo molto diffusa in Garfagnana, mediante lavorazione a mano con i telai in legno che ancora si possono trovare in produzione nei piccoli laboratori artigianali locali secondo la più rigorosa tradizione. Si confezionano anche calze lavorate ai ferri, particolarmente apprezzate dagli escursionisti per le loro proprietà termiche. Con la lana si producono oggettistica e capi in feltro, una vera e propria moda, questa, che ha portato alla nascita dell’associazione “le feltraie della Garfagnana”.